Comunicato stampa 3nation

La one-man band Kaaboos ha recentemente eseguito una cover dei Taake del brano “Nordbundet” durante una protesta davanti all’ambasciata iraniana a Oslo, in Norvegia. La protesta era contro il totalitarismo culturale della Repubblica Islamica dell’Iran, le sue rigide restrizioni e la messa al bando di forme di espressione culturale come l’heavy metal.

Il video dei Kaaboos che eseguono “Nordbundet” dei Taake il 13 ottobre 2023 è stato pubblicato oggi in anteprima sui seguenti siti:

Metal Addicts – https://metaladdicts.com/iranian-black-metal-band-performs-taake-cover-in-front-of-iran-embassy/

Metal Hammer Italia – http://www.metalhammer.it/2023/12/05/kaaboos-in-anteprima-per-metal-hammer-italia-la-loro-performance-davanti-allambasciata-iraniana/

Heavymetal.no – https://www.heavymetal.no/blog/posts/kaaboos-iransk-svartmetal-video

Chaos Vault – http://chaosvault.com/newsy/kaaboos-iranski-black-metalowy-one-man-band-gra-cover-taake-w-protescie-pod-ambasada-iranu/

Kaaboos (کابوس), che sta per Nightmare in farsi/persiano, è una one-man band Black Metal iraniana, attualmente residente in Norvegia. Il leader “Atash”, il cui nome si traduce in “Fuoco”, ha lasciato il suo paese natale, l’Iran, e si è rifugiato in Norvegia, la vera patria del black metal, per potersi esprimere liberamente attraverso questa sottocultura unica e versatile, lontano dall’oppressione religiosa e dittatoriale del paese mediorientale.

Riguardo alla protesta di Oslo, Atash ha dichiarato: “Il Black Metal è una potente arma di ribellione e il mio obiettivo con lo spettacolo di protesta fuori dall’ambasciata iraniana a Oslo era quello di dare uno schiaffo al regime islamico. Mostrare loro che si può sbocciare e scoprire se stessi solo nella libertà“.

Il motivo per cui ho lasciato l’Iran all’età di 16 anni è la mancanza di libertà nel mio Paese”. Atash ha aggiunto: “Le restrizioni religiose sull’espressione e soprattutto sul credo, tra le tante, sono state ciò che mi ha impedito di perseguire la mia passione e di vivere una vita appagante. L’Iran è un Paese senza senso e senza pace, ed essere costretto a seguire le regole islamiche non è stata affatto una mia scelta. Ma a causa delle dure punizioni e delle torture inflitte per non farlo, non avevo altra possibilità se non quella di andarmene da casa e sperimentare la vita altrove“.

La libertà di espressione e di vita è ciò che ho scoperto in Norvegia, qualcosa che ammiro ma che mi turba anche perché non è così ovunque. Come artista, poter esprimere pienamente emozioni e convinzioni personali attraverso la musica, senza essere giudicata o punita, è un dono che sono davvero grata di avere“.

I Kaaboos sono attivi dall’ottobre 2019 e il demo “Leviathan” ha segnato la prima uscita nel maggio 2022. Un nuovo album è in preparazione ed è previsto per l’inizio del 2024 via Iblis Manifestations.

I contenuti lirici di Kaaboos ruotano attorno al fascino del sentiero della mano sinistra, oltre a trattare l’oppressione di prima mano e la tirannia dell’Islam, che si riferiscono fortemente alle esperienze personali di Atash nel suo paese natale, l’Iran. L’essenza di un suono black metal oscuro e atmosferico, ma al tempo stesso impetuoso, e i testi radicalmente occulti sono ciò che definisce al meglio i Kaaboos.

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