BAND: Kerry King
ALBUM: From Hell I Rise
GENERE: Thrash Metal
LABEL: Reigning Phoenix Music
ANNO: 2024

L’uscita di scena degli Slayer nel 2019 ha indubbiamente lasciato l’amaro in bocca a molti amanti del metal estremo, in quanto la band capitanata da Tom Araya e Kerry King era una vera e propria istituzione all’interno della scena. Ecco che quindi Kerry King, leggendario chitarrista dei thrasher californiani, non ha perso tempo e ha deciso di iniziare da capo con un progetto solista, che porta proprio il suo nome. Ad accompagnarlo in questa avventura ci sono Paul Bostaph, già dietro le pelli degli Slayer, Phil Demmel (ex Machine Head e Vio-Lence), Kyle Sanders (ex Hellyeah) e Mark Osegueda (Death Angel). Sebbene il progetto fosse in lavorazione da diverso tempo, l’annuncio ufficiale di questo debut album intitolato “From Hell I Rise“, ha senza dubbio lasciato stupiti diversi addetti ai lavori.

Musicalmente parlando non ci sono grosse sorprese, Kerry King riprende esattamente da dove ci avevano lasciato gli Slayer con “Repentless”, bastano infatti le prime note di “Where I Reign” per far sentire subito a casa i fan del gruppo californiano, in quanto l’opener (escludando l’intro “Diablo“), non avrebbe affatto sfigurato negli ultimi lavori della band madre. La sorpresa, se così la si può definire, è la prestazione vocale di Mark Osegueda, il cantante dei Death Angel infatti tira fuori una prova di alto livello, estremamente convincente e rabbiosa. Il suo timbro abrasivo si sposa molto bene con le colate di violenza che il resto della band vomita sull’ascoltatore. Pezzi come la punkeggiante “Everything I Hate About You” e la già citata “Where I Reign“, devono molto al lavoro dietro al microfono del cantante dei Death Angel. Il disco scorre liscio e senza intoppi, nel complesso ci si trova davanti a un lavoro ben eseguito, che se fosse uscito sotto al monicker Slayer, non avrebbe aggiunto nulla alla discografia della band, ma ne avrebbe semplicemente consolidato il nome. Questo “From Hell I Rise” va preso proprio così, Kerry King non ha nulla di dimostrare e questo disco ne è la prova, il chitarrista americano infatti suona senza rendere conto di nulla a nessuno e questo gli da più libertà sotto un certo punto di vista; ecco che quindi ogni tanto si sfocia in territori più punkeggianti come in “Idle Hands” per poi tornare nel thrash più canonico come nella titletrack “From Hell I Rise“, che chiude anche questa prima prova in studio del gruppo americano.

Questa prima fatica di Kerry King suona estremamente genuina, convincente e non presenta particolari difetti, oltre al sapere già cosa aspettarsi da questo album. “From Hell I Rise” è un assalto sonoro di circa quarantacinque minuti, che non fa prigionieri. Risulta veramente difficile non farsi coinvolgere ascoltando i vari brani che compongono il disco, poco importa se non si tratta di nulla di innovativo, a detta di chi scrive, questa non è una cosa negativa, perchè gli Slayer hanno lasciato un vuoto incolmabile nella scena ed è senza dubbio piacevole vedere che Kerry King non ha intenzione di gettare la spugna. Ora non resta che vedere se il progetto continuerà anche in futuro o se si è trattata di una singola fiammata.

VOTO: 7.5

Tracklist:

  1. Diablo
  2. Where I Reign
  3. Residue
  4. Idle Hands
  5. Trophies Of The Tyrant
  6. Crucifixation
  7. Tension
  8. Everything I Hate About You
  9. Toxic
  10. Two fists
  11. Rage
  12. Shrapnel
  13. From Hell I Rise

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