Comunicato stampa Sure Shot Worx
L’elaborato e sfrenato ACOD si tuffa sempre più nell’abisso!
Un nuovo capitolo è stato scritto… Gli ACOD francesi sono appena tornati dall’aldilà per raccontarvi il loro viaggio nell’aldilà. Alcune storie devono essere raccontate, altre devono essere rivelate, è il momento di svelare: “Versets Noirs“!
Nascosta a tutti, una confraternita di streghe deve trovare la prescelta nell’aldilà. Ora il giorno sta lentamente finendo e la notte calerà sull’umanità. Lo hanno trovato, ma solo uno può cambiare il corso della storia. Gravata dalla paura, presa in prestito dalla malinconia e dalle melodie mediterranee, la vostra anima viaggerà nel cuore di diverse epoche, incrociando costantemente il cammino delle streghe.
Lo scoprirete attraverso queste quattro tracce di Black/Death occult metal che compongono questo maledetto sesto album degli ACOD. Affogati nei meandri, la brutalità e l’elevazione saranno drappeggiati con un velo nero per non lasciare scelta al passeggero dell’aldilà. La title track di Samael “Black Trip“, sublime, riassume la chiusura di questo opus.
Di tanto in tanto arriva un disco con così tanti sforzi e variazioni che sembra che la band abbia davvero pianificato un vero e proprio tour de force, e questo è il caso di “Verset Noirs” degli ACOD. Apparentemente un mix di black, death e thrash metal, gli ACOD non si oppongono al lancio di sequenze sinfoniche, campioni narrativi o riff e melodie più accessibili di quanto ci si potrebbe aspettare visti i loro precedenti. Il risultato è che hanno realizzato un album completo in cui tutto può andare bene, purché sia utile al songwriting, e l’esperienza vi piacerà per tutto ciò a cui attinge e per il fatto che sfida qualsiasi tipo di facile prevedibilità senza uscire troppo dagli schemi.
Tracklist:
1. Habentis Maleficia
2. The Son of a God (The Heir of Divine Blood)
3. A Thousand Lives in a Second
4. May This World Burn
5. Black Trip (Samael cover)
Line-up:
Frédéric Peuchaud – Vocals
Jérôme Grollier – Guitars, Bass, Backing Vocals & Orchestration