Comunicato Stampa Collapse Agency
Fin dalla sua nascita nel 2014 come semplice progetto seminterrato di Ryan Harig, i Glassfield si sono evoluti in una band potente con un suono distintivo e una narrativa avvincente. Ora, dopo aver resistito alle tempeste della vita e a una pandemia globale, i Glassfield sono tornati con il loro attesissimo album, “Leave a Light On”.
Originariamente concepito come uno sbocco per la sperimentazione musicale e l’espressione creativa, Glassfield si è consolidato in un’unità coesa grazie agli sforzi di collaborazione di Harig e Matt, che hanno trasformato i loro umili inizi in qualcosa di molto più grande. Il viaggio è iniziato con il loro EP “Unwrought Atlas” nel 2016, seguito da una pubblicazione split da 7 pollici nel 2017, gettando le basi per ciò che sarebbe venuto.
“Leave a Light On” scava nelle profondità delle emozioni umane, esplorando temi di perdita, rabbia, paranoia e, in definitiva, speranza. Composto da otto tracce che intrecciano storie intricate di lotta personale e resilienza, l’album promette di affascinare gli ascoltatori con la sua cruda onestà e profondità emotiva.
Ogni canzone dell’album offre una prospettiva unica, dalla cruda intensità di “I Loved You, Ruiner”, alle riflessioni introspettive di “Verses” e alle immagini inquietanti di “All Children See Monsters”. Dalle dolorose conseguenze del tradimento al panorama surreale dei social media, Glassfield affronta senza paura le complessità del mondo moderno con incrollabile sincerità.
Registrato all’Electric Audio di Chicago, Illinois, da Taylor Hales e mixato dal talentuoso Joshua St. Moblo, “Leave a Light On” è una testimonianza dell’incrollabile impegno della band nei confronti della propria arte. Masterizzato da Parachute Mastering, l’album mette in mostra il suono caratteristico di Glassfield nella sua forma più pura, con ogni strumento e testo meticolosamente realizzati alla perfezione.
Il profondo lavoro chitarristico di Ryan Harig funge da spina dorsale del suono della band, completato dalla voce appassionata di TJ Miller e dalle evocative melodie di chitarra di Josh St. Moblo. La batteria dinamica di Matt Younker e le linee di basso pulsanti di Britt Younker completano l’ensemble, creando un arazzo sonoro che è allo stesso tempo ipnotico e catartico.
“Leave a Light On” è più di un semplice album; è un faro di speranza in un mondo avvolto nell’oscurità. Con i suoi testi toccanti e le melodie contagiose, Glassfield invita gli ascoltatori ad abbracciare le proprie vulnerabilità e a trovare conforto nel potere della musica.