NEVER OBEY AGAIN

Si parte subito bene con i Never Obey Again, band vogherese in forza alla Scarlet Records, come le altre band di scena stasera al Legend. Il quintetto reduce dal suo album di debutto, The New Era, uscito qualche mese fa, sfodera nei suoi 36 minuti a disposizione una prestazione d’applausi, padroneggiando in lungo e in largo il palco come una grande band. Intro d’apertura ed ecco Wake Up, uno dei primi singoli dell’album e del quale è stato girato peraltro un ottimo video. Carolina irrompe sul palco e dà l’impressione di essere un tutt’uno, mente e corpo, con la musica che esprime, veramente uno spettacolo per gli occhi e le orecchie. Anche gli altri si muovono molto bene, dando l’impressione di forte presenza, compattezza e dinamicità. Il genere è un alternative metal moderno, influenzato da band come i Lacuna Coil, intenso e diretto e nel quale ogni pezzo riesce a brillare di luce propria. L’ottima impressione iniziale si conferma alla distanza con pezzi come Underdog, brano che descrive la condizione di quelli che nella vita hanno poche chance di farcela, pronti a lottare con il coltello tra i denti, da The Storm, dal refrain semplice e coinvolgente e da 9:45 che chiude uno show impeccabile sotto tutti i punti di vista. Una band da seguire.

SETLIST

  1. Intro/Wake Up
  2. Stronger
  3. Take care of You
  4. Underdog
  5. Toxic Feelings
  6. What If
  7. The Storm
  8. 9:45

ELETTRA STORM

Dopo l’intrigantissima esibizione dei Never Obey Again, è il turno degli gli Elettra Storm, capitanati dalla vocalist Crystal Emiliani. Il loro è un power metal eclettico, dalle sonorità molto moderne, come abbiamo potuto apprezzare nel loro recente album di debutto, Powerlords. Anche dal vivo, i cinque danno vita nel complesso a una buona esibizione, con qualcosina da affinare soprattutto nella gestione delle pause tra un pezzo e l’altro e in fase di presentazione dei brani, tutte cose comunque rimediabilissime. A livello scenico, oltre al look molto curato di Crystal, spicca la tastiera curva a tracolla di Davide Sportiello, una roba veramente esagerata. Interessante l’esecuzione della scaletta che pur rivoluzionata rispetto all’album ha funzionato davvero molto bene. Tra i pezzi segnaliamo, Alone, una ballata emozionante che Crystal presenta con una certa commozione e Higher than the Stars, una furiosa cavalcata dal tiro pazzesco. Convincente anche l’esecuzione della cover dei Beast in Black, Blind and Frozen, sfrontata, diretta, suonata con il piglio giusto. In conclusione, direi che siamo sulla buona strada anche qui.

SETLIST

  1. Intro/ Sacrifice of Angels
  2. Redemption
  3. Heirs of the Descent
  4. Spirit of the Moon
  5. Alone
  6. Higher than the Stars
  7. Origin of Dreams
  8. Blind and Frozen
  9. Powerlords

NOCTURNA

E veniamo agli headliner della serata, i Nocturna che al Legend festeggiano la release dell’attesissimo Of Sorcery and Darkness, un disco che a me personalmente è piaciuto moltissimo fin dai primi ascolti.
Si spengono le luci ed ecco che sulle note dell’intro, Hedon, Antares e Deimos entrano in scena con le loro maschere amorfe. Seven Sins è il brano scelto per rompere il ghiaccio e ci riesce perfettamente, con il pubblico che a pochi giorni dall’uscita del disco dà già l’impressione di conoscere il pezzo a memoria. Rehn e Grace appaiono più radiose che mai nel loro look stregonesco e creano un bel contrasto visivo con le maschere oscure e senza identità impersonate dal resto della band. Un salto indietro nel tempo con Daughters of the Night, title track del loro primo album, ed eccoci già a Midnight Sun, altro pezzo che dal vivo – con il suo coro indovinato e i suoi arrangiamenti particolarissimi – si fa apprezzare particolarmente. Sea of Fire, sempre dalla prima release, ci dà la cifra dell’affiatamento che le due compagne d’avventura sono riuscite ad affinare e che, cosa altrettanto importante, riescono a trasmettere all’esterno.

Ma non c’è tempo per perdersi in astratte considerazioni. Noctis Avem aumenta i giri del motore e si rivela per quello che è, un pezzo di puro power nel quale la grinta pazzesca di Grace e i contrappunti virtuosistici di Rehn escono fuori in tutta la loro essenza metal, con buona pace di chi vuole accostare i Nocturna a generi in realtà molto lontani da un’attitudine come questa. L’alternanza tra i pezzi dell’album d’esordio e il nuovo continua con The Sorrow Path, ballata dalle atmosfere delicate e potenti allo stesso tempo e molto ben eseguita dalla band. Creatures of Darkness è un’altra stilettata al cuore inferta con classe, brano complesso per arrangiamenti e soluzioni vocali ma che scorre via liscissimo.


Quando Grace annuncia Sapphire il pubblico risponde con un’ovazione. In effetti, questo è uno dei momenti migliori di Of Sorcery and Darkness, uno di quei pezzi con tutti, ma proprio tutti, i tasselli al posto giusto: melodia, sfrontatezza, gran lavoro d’insieme della band, asce che puntellano le bordate sulle pelli di Deimos e le due vocalist che s’inerpicano ancora una volta sui sentieri propri del power con grinta e ispirazione. La resa live è eccellente e lancia Burn the Witch, altro brano che sussume alla perfezione la nuova release, tra inevitabili scapocciamenti e il bell’assolo di chitarra di Hedon. Si torna a Daughters of the Night con Blood of Heaven, altro pezzo bello tirato e che accresce la convinzione generale che questo release party stia procedendo alla grande. Buona l’intesa di Grace e Rehn anche nell’interazione con il pubblico, con la prima più incline ad arringare la folla e la seconda a interloquire con gli spettatori, un’ulteriore complementarietà tra le due che risulta molto interessante.


Ci si avvia alla conclusione con Strangers e Last Day on Earth, degni pezzi di chiusura anche di Of Sorcery and Darkness, ma la zampata finale è inferta con New Evil, brano che racchiude in sé tutti gli stilemi di un genere, il power, che per fortuna gode ancora di ottima salute, specialmente dalle nostre parti. Bene, siamo ai saluti. Non so a voi, ma a me il concerto è piaciuto moltissimo e un salto al merch per complimentarmi vado a farlo anch’io. Alla prossima e avanti così.

SETLIST

  1. Intro / Seven Sins
  2. Daughters of the Night
  3. Midnight Sun
  4. Sea of Fire
  5. Noctis Avem
  6. The Sorrow Path
  7. Creatures of Darkness
  8. Sapphire
  9. Burn the Witch
  10. Blood of Heaven
  11. Strangers
  12. Last Day on Earth
  13. New Evil

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