All’edizione 2024 di Isola Rock, abbiamo incontrato Michele Olmi, batterista di Chronosfear ed Embrace Of Souls. Abbiamo chiacchierato di musica, doti innate e anche dei pirati. Se volete saperne di più, non vi resta che continuare a leggere!

Maestro Michele Olmi, come stai? 

Michele Olmi: Ciao. Grazie del maestro, bene! Grande metal, tanta birra e benissimo. 

È passato un po’ di tempo dall’uscita della del vostro album; come hanno reagito i fan e la stampa alla pubblicazione di “Forever Part Of Me”?

Michele Olmi: È andata molto bene, abbiamo avuto dei buoni risultati e la data zero degli Embrace of Souls che abbiamo fatto a Milano è stata la ciliegina sulla torta.

Secondo la tua opinione, i social e l’intelligenza artificiale sono un aiuto per il mondo della musica o più un ostacolo?

Michele Olmi: Secondo me, allora l’intelligenza artificiale potrebbe essere un ostacolo, perché si toglie proprio l’essere umano che non verrà mai raggiunto in fatto musicale. Perché tanti ne potrebbero usufruire, quindi non sono molto contenti di questa cosa con tutte le forme di arte, mentre i social invece sono un’arma veramente potente per portare il tuo prodotto in tutto il mondo con un click. Solo che bisogna fare le cose fatte bene allora e riuscire a far capire se il tuo prodotto vale veramente. Va bene che i social sono importanti, ma la prova definitiva la si dà sul palco con live. Quindi è il live che parla. 

E parlando di live di palchi possiamo aspettarci qualche altro annuncio per il resto del 2024?

Michele Olmi: Assolutamente sì. No, non posso dire niente. Perché fino a che non c’è niente di certo ma ci stiamo lavorando. Sì, ci saranno altri live appena saranno confermati, poi su tutti i social, su tutte le nostre pagine verranno annunciati. Quindi state sintonizzati.

Benissimo. Allora torniamo un po’ indietro nel tempo. Ti ricordi che è stato il tuo primo insegnante di musica e com’era? 

Michele Olmi: Adesso vi dico una cosa che vi lascerà senza fiato. allora io sono autodidatta. A scuola suonavo lo xilofono che lo chiamavo metallofono. Però come batterista, come musicista in generale vado tutto ad orecchio. Sono sempre stato autodidatta. Okay, ho avuto qualche maestro qua e là, ma non sono mai riuscito a stare dietro al tutto. Ad applicarmi ho sempre ragionato sulla mia testa, mi hanno dato un aiuto più avanti perché serve sempre a studiare. Però sì, ho fatto praticamente più da mezza carriera da autodidatta, cioè cuore, musica e orecchio.

Però ovviamente noi vogliamo sapere anche della voce. Quindi che canzoni canti sotto la doccia? 

Michele Olmi: Io non canto. Io penso alle melodie e poi le scrivo sul pianoforte. Cioè, io la doccia me la faccio, però non canto. 

Allora volevo fare un piccolo giochino con te se sei d’accordo. Su una barca, c’è un ninja e un pirata che fanno un duello. Secondo te chi vince e perché? 

Michele Olmi: Cadono tutti fuori dalla barca perché c’è una tempesta, così mi salvo.

Bellissima questa risposta! Michele, grazie di aver preso del tempo per fare quest’intervista: c’è qualcos’altro che vuoi aggiungere ai lettori? 

Michele Olmi: Seguiteci sui nostri social “Embrace of Souls” e “Chronosfear”. Ci vediamo presto con tantissime novità gigantesche. 

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