Comunicato stampa Wormholedeath Records

L’artista folk Amanda Gonsales incanta con la presentazione del suo ultimo opus lirico, “Noite Morta“, incapsulato in un lyric video visivamente stupefacente ed emotivamente evocativo. “Noite Morta” è tratto dall’EP “Sacro“, pubblicato da Wormholedeath.

Guarda il video lirico di “Noite Morta“:

Noite Morta” (Notte Morta) è stata composta in una fredda notte, durante l’inverno del 2013, a Évora, nel sud del Portogallo. Il testo è stato scritto esattamente di fronte al Tempio Romano, in un complesso storico che comprende anche la cattedrale di Sé e il Palazzo dell’Inquisizione. La solitudine della notte iniziale mi ha presentato questa canzone, che quel giorno non aveva ancora intenzione di diventare una canzone. Qualche tempo dopo è venuta fuori la melodia, e posso dire che è stato grazie ad essa che ho osato comporre.

Noite Morta” mi porta in questo scenario, ma anche in altri paesaggi che mi apre e mi permette. Sto entrando. “Noite Morta” tocca il freddo, la solitudine, la crudezza e la durezza della vita, nello stesso tempo in cui ci apre a un mistero, a qualcosa che è sempre in sospensione, e che ci trasporta in un luogo in cui ci sentiamo estremamente soli e allo stesso tempo connessi. Con tutti. È quel luogo di solitudine in cui ci piace stare, dove almeno per un momento ringraziamo e ci rendiamo conto di essere parte di qualcosa che va oltre.
Noite Morta” è anche una profezia di morte, qualcuno che viene a cercarci, l’ironia che immaginiamo possa avere questa grande entità quando ci invita ad andarcene. “Noite Morta” è oscura, ironica, deserta, sinistra, gelida, densa, eterea, impegnativa e pacifica come dovrebbe essere l’ultimo respiro.

Noite Morta” parla della nostra morte. Una resa, in cui ci lasciamo trasportare e diventiamo parte di qualcosa di molto più grande. Il culmine, che ci fa sentire estremamente connessi con la vita.

L’espressione artistica di Amanda trascende i confini convenzionali e invita il pubblico a intraprendere un viaggio multisensoriale attraverso il suono e la rappresentazione scenica, trasportandolo in regni al di là del tessuto ordinario dello spazio e del tempo.

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