Il Wolfsfest 2023, tour annuale organizzato dai tedeschi Varg, quest’anno fa tappa solamente in Germania, Austria e Svizzera. Da anni i Lupi tedeschi sono tra le band più promettenti della Germania per quanto riguarda il filone death ispirato dal paganesimo e quindi non ci si poteva far sfuggire l’occasione di assistere al concerto dei Nostri in quel di Bochum. Lo show si svolge al Matrix, uno dei locali più famosi della zona della Ruhr con diverse sale e una location molto pittoresca con diverse sale, ricavate dentro a dei cunicoli. Per l’occasione i Varg sono accompagnati da un’altra band di punta della scena tedesca, i Nachtblut, gruppo invece che mescola sonorità industrial e gothic, risultando un piacevole ibrido tra Rammstein e Cradle Of Filth.
NACHTBLUT
Davanti a un locale ben gremito salgono sul palco a turno i Nachtblut finché non arriva anche il cantante Askeroth che viene accolto con gran calore da parte dei presenti. I Nostri iniziano subito con “Multikulturell“, opener che viene accolta molto bene dal pubblico che viene subito coinvolto. I suoni sono di alto livello fin da subito e tutti gli strumenti sono ben bilanciati e non si sovrastano. Per motivi personali al concerto purtroppo non ha potuto prendere parte il bassista Ablaz, ma nonostante ciò l’impatto sonoro della band tedesca non ne risente e nemmeno la tenuta del palco, in quanto Askeroth e Greif riescono a gestirlo comunque bene. Il concerto procede con la rammsteiniana “Amok” e “Kreuzritter” che scatenano headbanging e sing-along. Il tempo a disposizione dei Nachtblut scorre velocemente e si arriva presto alle battute finali con l’epica “Die Toten Vergessen Nicht” che permette ai Nostri di andarsene tra gli applausi dei presenti dopo aver portato a casa un concerto per niente facile, vista la mancanza di un membro del gruppo.
Setlist:
- Multikulturell
- Kaltes Herz
- Amok
- Kreuzigung
- Frauenausbeiner
- Kreuzritter
- Gegen Die Goetter
- Leierkinder
- Lied Fuer Die Goetter
- Alles Nur Geklaut
- Die Toten Vergessen Nicht
VARG
Dopo un cambio palco abbastanza rapido dove viene montata la scenografia dei Varg, ecco salire sul palco i Lupi di di Coburgo sulle note di “Zeichen“, titletrack del penultimo album dei tedeschi. Il pubblico accoglie i Nostri con un boato, la band capitanata da Freki raccoglie fin da subito l’energia dei presenti e si lancia senza troppi indugi sulla successiva “Immer Treu“, pezzo estratto dal nuovo album “Ewige Wacht” uscito la settimana prima. Ormai in pianta stabile nella formazione tedesca c’è anche Fylgja che con il suo timbro femminile ben si contrappone alla voce abrasiva di Freki. Musicalmente i suoni sono sempre di alto livello e i Varg dimostrano di sapere tenere il palco con estrema facilità, forse solamente Fylgja dimostra una certa rigidità e freddezza, ma compensa con un’ottima prestazione vocale. Il pubblico inizia anche a pogare e apre anche dei wall of death in segno di apprezzamento. Il concerto dei Varg scorre pescando a piene mani da tutta la discografia, passando per l’anthemica “Wir Sind Die Woelfe“, cantata a squarciagola, fino alla rockeggiante “Streyfzug“, dedicata a tutte le persone che si sono mosse da sole pur di assistere al concerto. Nonostante un imprevisto tecnico che colpisce la batteria di Rohgarr, il concerto scorre molto velocemente e non lascia il tempo di respirare ai presenti. Il tempo vola e si arriva quindi presto alla fine con “Schildfront” ed “Ewige Wacht“, che tolgono le ultime energie ai presenti, sicuramente soddisfatti dalle esibizioni delle due band.
Setlist:
- Zeichen
- Immer Treu
- Schildmaid
- Blutaar
- Weltenfeind
- Auf Die Goetter
- Morgenrot
- Eisenseite
- Hammer
- Wir Sind Die Woelfe
- Fylgja
- Schildwall
- Siegreiches Heer
- Streyfzug
- Ran
- Fara Til Ranar
- Schwerzeit
- Schildfront
- Ewige Wacht