Comunicato stampa

L’associazione culturale S@NGIORGIO 2020 è lieta di invitarvi alla inaugurazione della mostra fotografica Imagines Obscurae di Andrea Stoppa che si terrà mercoledì 1 novembre alle ore 18 presso la foresteria e gli spazi espositivi dello showroom gpa, a Trieste, in via San Francesco 62, 1° piano, dove sarà visitabile fino al 17 novembre, dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.00

Imagines Oscurae raccoglie i ritratti fotografici realizzati da Andrea Stoppa negli eventi dal vivo della scena metal dell’Alpe Adria.

Ritratti, istantanee e particolari degli spettacoli, frammenti di concerti, dove l’assenza di luce prevale sulla sua presenza e in quanto tali oscuri, incompleti e di ambigua interpretazione.

Dai Batushka fotografati nel 2017 a San Donà ai Grima nel 2023 Solkan, dagli Inquisition nel 2016 a Lubiana a degli sconosciuti Messa sempre nel 2016 a Trieste ed oggi in tour negli Stati Uniti, dai Nordjevel nel 2023 a Resia ai Superhorror nel 2018 a Povoletto e molto altro.

Andrea Stoppa, triestino, classe 1984, da sempre appassionato d’arte si avvicina alla fotografia con l’avvento del digitale. Dal 2012 inizia un percorso personale legato alla fotografia dei concerti dal vivo, completamente da autodidatta. Collabora con varie riviste, anche digitali. Dal 2018 inizia la sua collaborazione con Metalwinds che durerà fino al 2023, quando entra a far parte della appena nata rivista MetalShutter. Le sue immagini sono state pubblicate su The New Noise e Heavy Metal Webzine solo per citarne alcune. Le sue foto sono state selezionate per i booklet degli album di vari gruppi tra cui Necrodeath e Cripple Bastards. Nell’anno 2022 è stato selezionato per la mostra collettiva “10 anni di musica live a Trieste” organizzata dall’associazione Never In, mentre Imagines Obscurae è la sua prima mostra personale.

La sospensione del dubbio è la sostanza del patto.

Il patto è la rinuncia, del fruitore a favore dell’artista, della piena conoscenza di ciò che è reale e ciò che non lo è.

La sospensione del dubbio, “suspension of disbelief” in inglese, consiste nella volontà di fruitore ed artista di credere all’incredibile, di accettare razionalmente l’irrazionale, di abbandonare le “normali” logiche del mondo, lo scetticismo della realtà, per godere appieno in modo acritico della rappresentazione di cui sono parte.

Perché tale patto diventi sostanza è necessario che l’artista crei un mondo alternativo, un orizzonte di senso coinvolgente ed accattivante. Perché tale patto diventi sostanza è necessario che le “violazioni” della realtà avvengano sempre all’interno del canone condiviso tra artista e fruitore e siano coerenti tra loro. Perché tale patto diventi sostanza è necessario il più totale coinvolgimento sensoriale del fruitore.

Imagines Obscurae testimonia questo patto. È un viaggio negli eventi dal vivo della scena metal. Un viaggio in un immaginario che esplora la rappresentazione dell’estremo. Un viaggio in un mondo oscuro, sia simbolicamente che percettivamente, dove l’assenza di luce prevale sulla sua presenza. È un viaggio nell’artificio, nella narrazione, nella rappresentazione. Un viaggio dove l’immersione nel suono, nelle immagini e nella rappresentazione è totale. Caronte, mitologico figlio di Tenebra e Notte, che ci traghetta in questo viaggio è colui che congela in ritratti il patto tra l’artista ed il pubblico. Ma i ritratti sono frammenti ed in quanto tali oscuri, incompleti e di ambigua interpretazione.

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