BAND: Noveria
ALBUM: The Gates of the Underworld
ETICHETTA: Scarlet Records
ANNO: 2023
GENERE: Progressive Metal

I Noveria, gruppo italiano di progressive metal, si sono spinti ancora una volta oltre i confini del genere con il loro ultimo album, “The Gates of the Underworld“. Se siete fan di un songwriting intricato, di una produzione magistrale e di una miscela ipnotica di voci pulite e growl, allora quest’album è per voi.

La produzione e il missaggio di “The Gates of the Underworld” sono a dir poco impeccabili. Ogni strumento brilla con una chiarezza quasi trascendente, rendendo il disco un vero piacere per le orecchie. Ogni nota, ogni battito e ogni linea vocale sono realizzati meticolosamente, permettendo all’ascoltatore di immergersi in profondità nel mondo sonoro creato da Noveria.

Dal punto di vista dei testi, l’album è incisivo e stimolante. I temi esplorati sono ossessionanti e introspettivi, e trascinano l’ascoltatore in una narrazione oscura e coinvolgente. I testi sono pronunciati con cruda emozione e sincerità, rafforzando l’impatto complessivo della musica. Nemmeno comincia l’album che Francesco Corigliano già subito ci stuzzica, domandandoci se abbiamo mai dubitato di tutto quello che vediamo. Sferzante! Così ci piace.

L’unione di voci pulite e growls è a dir poco fenomenale; aggiunge profondità e dimensione alla musica, creando un contrasto dinamico che tiene impegnati dall’inizio alla fine. Le voci pulite si innalzano con l’emozione, mentre i growls aggiungono un’intensità accattivante. Chi ha detto che il progressive non può essere massiccio? Sicuramente qualcuno che ha bisogno di ascoltare i Noveria per cambiare idea!

I riff della chitarra di Francesco Mattei (nonostante io preferisca le formazioni con due chitarre) sono solidi e inventivi. S’intrecciano senza sforzo con tempi complessi ma non pesanti, mettendo in mostra il virtuosismo della sezione ritmica. L’equilibrio è raggiunto con precisione, dando a ogni brano la sua identità unica: questo si sottolinea specialmente in “Revenant“. Inoltre, è meravigliosa la linea di basso di Andrea Arcangeli su “Anima“.

E non dimentichiamo le melodie. Non sono solo fine a se stesse: sono raffinate, intricate e memorabili. Sono il collante che tiene insieme questo album, guidandoci attraverso un viaggio sonoro che è allo stesso tempo articolato e accessibile. Esempio lampante la title-track, dove brilla la batteria di Davide Calabretta! E vogliamo parlare di “Ascent“? L’influenza orientale di quella traccia mi ha completamente arreso al potere della band.

In un genere noto per la sua abilità tecnica, i Noveria sono riusciti a trovare un formula che funziona in “The Gates of the Underworld“. Questo album è un passo avanti non solo per loro, ma per il progressive metal in generale. Alza l’asticella estremamente in alto, sfidando altre band a raggiungere lo stesso livello di eccellenza musicale.

In conclusione, “The Gates of the Underworld” dei Noveria è un capolavoro del progressive metal. La produzione, il missaggio, i testi, i riff, le voci e le melodie si fondono in perfetta armonia per creare un album a dir poco straordinario. Non vedo l’ora di vedere dove arriverà questo gruppo, ma sono quasi certa che arriverà molto distante.

VOTO: 9/10

TRACKLIST:

  1. Heritage
  2. Origins
  3. Descent
  4. Venom
  5. Revenant
  6. The Gates of the Underworld
  7. Ascent
  8. Overlord
  9. Anima
  10. Eternal

NOVERIA line up:

Francesco Corigliano – vocals
Francesco Mattei – guitar
Julien Spreutels – keyboards
Andrea Arcangeli – bass
Davide Calabretta – drums

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