BAND: Sinheresy
ALBUM: Event Horizon
ETICHETTA: Scarlet Records
ANNO: 2023
GENERE: Melodic Modern Metal
E’ molto facile scrivere una recensione quando gli album che ascolto spuntano tutti i requisiti richiesti, e questo è proprio il caso del quarto album dei nostrani Sinheresy, che uscirà per tutti il 25 agosto prossimo tramite Scarlet Records.
“Event Horizon” si compone di 10 tracce ed è un viaggio che facciamo dentro di noi, scoprendo nuove emozioni, vecchie ferite e desideri proibiti. Le voci incantevoli di Cecilia Petrini e Stefano Sain si intrecciano e si alternano imprimendo il senso di ogni traccia in profondità: particolarmente degna di nota è “Brighter Days“, in cui viene esaltato il talento e l’interpretazione dei due vocalist.
Seppur il loro genere venga definito “melodic modern metal”, non c’è bisogno di accelerare con i riff della chitarra, e Lorenzo Pasutto ha perfettamente capito il concetto: i suoi assoli sono equilibrati, densi e d’effetto. Un po’ nascosto nel mix il basso di Davide Sportiello, mentre quando è alle tastiere risplende come il sole di mezzogiorno. Impressionante la batteria di Gabriele Boz, che sostiene la sezione ritmica con maestria ed eleganza.
Un’altra bellissima traccia dell’album è “Black Spirit“, che si ispira al manga “Black Cover” di Yūki Tabata: da amante dei fumetti e del metal, direi che questa sperimentazione è assolutamente riuscita. Peccato che l’anime abbia già una sua sigla, altrimenti questa starebbe perfetta al suo posto. Molto bella anche la suite di chiusura che dà all’album il nome: nonostante io non sia amante delle suite, la sezione strumentale è eccellente.
In conclusione, quest’album è un’ottimo lavoro dei Sinheresy. L’ascolto scorre piacevole, e le atmosfere che si creano nei brani rimangono impresse tanto quanto le melodie, orecchiabili ma non scontate.
Voto: 8/10
Tracklist:
- The Calling
- Black Spirit
- The Life You Left Behind
- Castaways
- Brighter Days
- (R)evolution
- Forbidden Desire
- Event Horizon I – Gravity
- Event Horizon II – Entropy
- Event Horizon III – Singularity