Comunicato stampa
E’ ufficiale, la band inglese degli Skyclad celebrerà in Italia con una festa ad-hoc il loro 30° anno di attività.
Il gruppo Metal britannico è considerato l’inventore del genere folk metal. Il nome Skyclad deriva dal termine utilizzato per descrivere la pratica della nudità rituale diffusa nei riti wicca e pagani.
Il gruppo proveniente da Newcastle Upon Tyne (Raven, Venom) , viene fondata nel 1990 dal cantante Martin Walkyier e dal chitarrista Steve Ramsey, dopo l’uscita di Walkyier dai Sabbat. L’idea era di fondare una band pagan-metal (anche se all’epoca il genere ancora non esisteva). Completati con il chitarrista David Pugh, il bassista Graeme English e il batterista Keith Baxter, firmano un contratto con la label tedesca Noise Int. e registrano il primo album, “The Wayward Sons of Mother Earth“, nel 1991. A seguito di questo si aggregano Fritha Jenkins al violino e alla tastiera sostituita poi da Cath Howell e, dal 1995, dall’attuale Georgina Biddle. Gli Skyclad hanno avuto il coraggio e la bravura di inserire nuovi elementi nel metal: violini, arpe, ballad e atmosfere antiche. Tutte cose che si sentono oggi quotidianamente in decine e decine di gruppi, ma che trent’anni fa non erano poi così scontate.
Nel 1992 pubblicano “A Burnt Offering for the Bone Idol” e due anni dopo “Prince of the Poverty Line”. Dopo il 5° album “The Silent Whales of Lunar Sea” dalla formazione escono il chitarrista David Pugh e il batterista Keith Baxter.
In due anni (1996-97) pubblicano “Irrational Anthems“, “Oui Avant-Garde á Chance” e “The Answer Machine?” Intervallati da un tour a supporto ai Black Sabbath.
“Vintage Whine” nel 1999 e “Folkémon” nel 2000, nel 2002 “No Daylights… Nor Heel Taps“, un album composto da nuove registrazioni di brani già pubblicati in precedenza, a cui segue uno dei tour mondiali più lunghi nella storia della band.
Nel 2004 la band realizza il primo album di inediti “A Semblance of Normality” senza il fondatore Martin Walkyier, che non segna come molti si aspettavano un taglio con il vecchio stile e anzi diventa l’album più conosciuto della band.
Per l’album successivo dobbiamo aspettare il 2009, quando viene pubblicato “In the… All Together” per la Scarlet Records; Il disco è spiazzante; hard-rock songs, il violino stregato di Georgina, la voce di Ridley graffia il veloce folk-punk da pub divertente e alcolico. Tra canzoni che ritornano al thrash degli esordi, episodi più intimistici, melodie orientali o folk-tribale.
Il 28 aprile 2017, dopo 8 anni dal predecessore, esce “Forward into the past“. L’album segna il rientro del chitarrista Dave Pugh, già in forza tra il ’92 e il 95′. Il disco presenta canzoni di spicco tipicamente folk metal molto evoluto e una forza evocativa di certe melodie dal fascino ancestrale che la band riesce ancora a produrre anche dopo molti anni di attività, canzoni immediate che si stampano bene in testa.
Per un ritorno in grande stile in Italia hanno scelto la location di un noto Festival Metal-Folk 2023 che si svolge a fine luglio in Lombardia, sarà l’occasione per rivedere all’opera la band con questa line-up che ormai regge il tempo dopo gli scossoni degli anni precedenti. La toto-location è subito svelata: Malpaga 3 Agosto 2023 Ospiti Waylander
Kevin Ridley – voce, chitarra
Steve Ramsey – chitarra
Graeme English – basso
Georgina Biddle – violino, tastiere
Arron Walton – batteria
Album
1991 – The Wayward Sons of Mother Earth
1992 – A Burnt Offering for the Bone Idol
1993 – Jonah’s Ark
1994 – Prince of the Poverty Line
1995 – The Silent Whales of Lunar Sea
1996 – Irrational Anthems
1996 – Oui Avant-Garde á Chance
1997 – The Answer Machine?
1999 – Vintage Whine
2004 – A Semblance of Normality
2009 – In the… All Together
2017 – Forward into the Past