BAND: Antrisch
ALBUM: Expredition II: Die Passage
ETICHETTA:
ANNO: 2023
GENERE: Atmospheric Black Metal

1845: al Capitano inglese John Franklin viene assegnato il comando di una spedizione esplorativa nell’Artico canadese alla ricerca di un passaggio a Nordovest.
Due navi, la HMS Erebus e la HMS Terror, raggiungono la destinazione con 129 uomini a bordo. La spedizione si rivelerà un disastro: entrambe le imbarcazioni restano imprigionate nel ghiaccio, senza potersi liberare. Dopo una disperata resistenza e senza aiuti, nel 1848 le navi vengono abbandonate.
Il capitano Franklin e una ventina di uomini dell’equipaggio muoiono di stenti, i superstiti cercano di raggiungere a piedi la terraferma ma spariscono inesorabilmente tra i ghiacci.

Gli Antrisch costruiscono intorno a questa storia terribile, un album eccellente. Un black metal ispirato, mai ridondante, in cui le atmosfere cupe si sposano perfettamente con la storia. L’utilizzo del tedesco rende ancora più irreale l’ascolto, grazie allo stile del cantante Maurice Wilson capace di penetrare nelle ossa con gelida precisione, sia nelle parti narrate sia, soprattutto, nello screaming.

La sessione ritmica, ossessiva e presente ma mai sopra le righe, si lega a un lavoro chitarristico efficace sia nelle parti arpeggiate sia negli attacchi di puro delirio: ascoltare per credere la potenza sprigionata da un pezzo come III In Perpetuum o i passaggi paranoici di Ultima Ratio.
Il senso di angoscia e frustrazione che si avverte in tutto l’album, deflagra in cupa disperazione nella conclusiva strumentale IIIIII 68° 15′ N 98° 45° W – 68° 34° N 98° 56′ W, un vero capolavoro black, i cui cambi di atmosfera salgono lungo la schiena e si conficcano nella carne come lame di ghiaccio.

Io difetti in questo album non ne ho riscontrati: anzi, mi sembra di poter affermare che siamo di fronte a una delle migliori uscite di questo 2023. Più potenti degli Agalloch, dei quali comunque riprendono il discorso, più chirurgici di altri gruppi black, come ad esempio dei Deathspell Omega di pezzi d’atmosfera come Dearth o Epiklesis, per intenderci.

Mi fermo qua perché è uno di quei dischi che dovete scoprire e assaporare anche voi. E che buon black vi faccia.

VOTO: 8.5/10

Tracklist:

1) I Festgefroren – Packeisfalle
2) II Wahnrationen – Saturnusparusie
3) III In Perpetuum – Ewiger Schlaf Im Ewigen Eis
4) IIII Vltima Ratio – Antropophager Frühling
5) IIIII Exodus | Tundrataumel – Croziers Bürde
6) IIIIII 68° 15′ N 98° 45′ W – 68° 54′ N 98° 56′ W

Line-Up:
Maurice Wilson • Vocals
Robert Falcon Scott • Guitars
Отто Шмидт • Bass
Игорь Дятлов • Drums

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