In occasione dell’uscita del loro album di debutto, abbiamo avuto l’occasione di fare una lunga chiacchierata con The Pirate e The Soulkeeper, membri della nuova ‘movie metal band’ Curse of Cain. Un viaggio tra teatro, cinema… E soprattutto tanto divertimento!
Grazie di cuore ad Atomic Fire Records per aver organizzato l’intervista.
Ciao e benvenuti su MetalShutter!
Pirate, Soulkeeper: Ciao, piacere!
Parliamo di Curse of Cain. Ho ascoltato il vostro album diverse volte e, sinceramente, è qualcosa che non mi aspettavo. Leggendo “Sci-Fi Metal” non avevo idea di cosa mi sarei trovata davanti, ma ho trovato il vostro lavoro davvero eccezionale. Vorrei parlare di questi 20 anni passati su questo progetto, cosa vi ha dato il via per pubblicarlo ora?
Pirate: Il momento giusto, direi. Tutto è alla base di trovare il momento giusto e la tua strada nella vita. Curse of Cain è più di solo musica per noi, è molto sul creare qualcosa e fare qualcosa che è divertente per te e non per tutti gli altri. Specialmente divertirci tra di noi e trovare le persone giuste era E specialmente divertersi insieme, quindi trovare le persone giuste era il progetto a lungo termine e creare nuova musica. Essendo passato per diverse band, trovare il sound giusto, questo ha preso del tempo e abbiamo deciso che questo era momento giusto per farlo. Perché no? C’è molto di più nella vita e siccome questo è un grosso progetto, non puoi farlo da solo e hai bisogno delle persone giuste. Perciò la risposta è che ci è voluto tempo per trovare le persone giuste, ma erano già attorno a noi da molto tempo.
Come li hai trovati? Nel senso, avete tutti il vostro personaggio, come hai trovato le persone e come avete scelto il vostro personaggio per ogni persona coinvolta?
Pirate: Puoi metterla così: questo è più sulla famiglia e gli amici attorno a noi, ci conoscevamo, quindi abbiamo deciso di mettere tutto assieme, perché tutti lavoriamo per band diverse e quindi abbiamo detto “Perché non facciamo qualcosa per noi?”, è divertente creare il tuo mondo dove puoi uscire e uccidere un mostro, essere chiunque tu voglia. è come fare un gioco di ruolo, crei il tuo personaggio che vada bene per il gioco in cui sei entrato, avere un Alter Ego è più divertente della persona dietro alla maschera, ti puoi divertire. Anche il pubblico si deve divertire, la nostra musica deve essere divertente, tutti dovgrebbero creare il proprio Alter Ego e magari creare una propria storia. è basato su questo, c’è sempre qualcosa dietro alla maschera che si porta nel personaggio. Che dici Soulkeeper? Sei un po’ silenzioso
Soulkeeper: Sì, certamente io sono l’arrogante bastardo, ma forse non così tanto sotto la maschera. Ovviamente c’è qualche riflesso di noi anche nel personaggio, ma devi pensare a cosa sta bene in quel mondo. Vuoi essere un bastardo? Sii un bastardo, divretiti, perché non significa che siamo così nella vita reale.
Pirate: è un bel mondo, ci divertiamo e basta e lo facciamo insieme.
Quindi avete prima creato i personaggi e poi il mondo attorno a loro, oppure prima è nato il Mondo e solo poi i personaggi?
Pirate: Prima è arrivato il personaggio di Cain, è partito tutto da lui, perché è un personaggio intrigante. Parte tutto 20 anni fa con la storia di Cain, perché ero affascinato dalla sua storia, la persona che fu il primo omicida, non può morire, tutto attorno a lui è morto, e voglio fare un twist attorno a quella storia. Poi ho conosciuto delle persone grandiose in questo percorso, persone che sono ora in questo progetto, ci sono tanti soggetti fondamentali dietro ai membri della band, che mi hanno dato diverse idee, come il gioco di ruolo quando creiamo il mondo, poi persone che fanno film, persone che creano le maschere, poi si mette tutto insieme e ci si diverte. Quindi è tutto iniziato da Cain e poi abbiamo creato tutti i personaggi della storia attorno a Cain, quale potrebbe essere la sua crew. La band deve essere la crew di Cain. Quindi Cain arriva per primo, poi tutti i personaggi.
Soulkeeper: La vita di Cain come immortale e immagina essere qualcuno di immortale, che vedere le persone amate morire e lo rendiamo più crudele facendogli uccidere i mostri (ride).
Pirate: Prova a salvare il mondo, in modo un po’ gore. Ma siamo anche dei grandi nerd quando si tratta di musica, siamo grandi amanti della musica, quindi è un punto di vista per noi che non riguarda la fama, ma solo il divertirci per la vita e siamo orgogliosi di questo.
Riguarda tutto il raccontare una storia e diventare qualcun altro che è parte di voi. Andate sul palco e anche quando registrate è tutto basato sul divertirsi con gli amici e la famiglia.
Pirate: Sì, è tutto basato su questo. Passi un sacco di tempo con le persone e il tempo ha valore, quando facciamo quello che facciamo speriamo che chi ci incontra faccia lo stesso.
È qualcosa che non possiamo dare per scontato in questa industria. Perché sai, quando parliamo di band che sono grandi e che sono sotto grosse etichette, spesso non puoi parlare di essere amici e famiglia. Nel senso, sono convinta si definiscano amici, ma quando ci sono soldi coinvolti è molto raro sentire qualcuno dire “siamo amici, siamo una famiglia, e andiamo sul palco solo per divertirci e dire qualcosa alle persone”
Pirate: Per noi è più il processo creativo, imparare cose nuove, che valgono molto più dei soldi. Creare le maschere, dipingere, creare insieme. è un dono per noi. Lo facciamo anche per altre band, è più di un lavoro, è un processo creativo. Per questo abbiamo così tante persone dietro a questo progetto, è importante per noi come band e se questo progetto “hits big”, arriveranno tanti soldi e tutti ne avranno, ma non è il problema principale e nessuno di noi ha mai lavorato pensando ai soldi, per noi conta il divertimento.
Soulkeeper: Per noi è il nostro piccolo parco giochi.
Pirate: e penso che tu possa avere un risultato migliore da chi lo fa per divertimento e che lo fa con il cuore, che da persone che lo fanno solo per i soldi. Questo manca nel mondo oggi.
Lo capisci quando una band si sta divertendo sul palco o quando salgono, ma in realtà stanno pensando ad altro.
Pirate: Sì, tutto questo è per te, ti devi divertire. Abbiamo fatto un solo live show dove ci siamo divertiti da matti, non avevamo ancora rilasciato brani, eppure la gente si è divertita perché ha visto che ci stavamo divertendo sul palco.
Voglio saperne di più di quell’unico live al Sabaton Oper Air. Come hanno reagito le persone? Questo è il vostro album di debutto, non avevate nessun brano pubblicato, quindi vi hanno visti mascherati e tutto, qual è stata la reazione?
Pirate: è stata una sensazione magnifica, non ci aspettavamo nulla, ma è stato grandioso. Aprivamo al venerdì, nessuno ci conosceva, ma c’era un sacco di gente e ci hanno dato tanto supporto e hanno anche cantato le nostre canzoni, ovviamente solo qualche ritornello, un’esperienza fuori di testa. L’esperienza più pazza che io, la persona dietro la maschera, abbia mai avuto su un palco, è stato speciale. Per una band d’apertura ti aspetti al massimo due persone, invece ci sono persone che ci hanno aspettato per un’ora per fare una signing session. Nessuno sapeva chi fossimo, è stato pazzesco.
Soulkeeper: Non ci aspettavamo nulla, è pericoloso avere delle aspettative, perché poi potresti restarne deluso. La cosa importante è andare e divertirsi, poi se qualcuno si presenta bene, ma intanto vogliamo far vedere il miglior lato di noi.
Pirate: Abbiamo portato la produzione completa al nostro primo show e come band d’apertura ci siamo divertiti tantissimo, penso che questo si rifletta molto. Rilasceremo questo show, perché abbiamo filmato tutto, lo faremo dopo la release. Perché al momento non abbiamo nessuna data programmata, ma abbiamo filmati del Sabaton Open Air e li rilasceremo.
Quindi vorreste programmare delle date in futuro.
Pirate: Certo, se qualcuno ci volesse vedere, verremmo volentieri! Siamo persone amabili, che amano stare sul palco, quindi suonare live è il nostro obiettivo principale. Nessuno ci ha ancora programmato delle date al momento, perché penso abbiano un po’ paura, anche se al Sabaton Oper Air abbiamo avuto un’ottima risposta, ma rimaniamo ottimisti. Lo scorso anno ci hanno chiamato 3 settimane prima per il Sabaton Oper Air, quindi non si sa mai.
Spero davvero di vedervi in Italia prima o poi, perché sono davvero curiosa di vedervi sul palco. Per questo vi chiedo: cosa volete nei vostri live show? Parlando di scenografie, luci o anche le maschere, se avete in mente di fare altro, anche di più in grande.
Pirate: Vogliamo sempre portare qualcosa di più grande, perché è un processo di apprendimento. Più impariamo, più possiamo ingrandire la produzione. Vogliamo fare show più grossi dei Rammstein, ma con più teatro. Vogliamo portare tutto ciò che abbiamo in ogni show e speriamo che le persone si uniscano a noi come personaggi, con fan che si mascherano. Sarebbe davvero epico.
Ho visto lo show degli Ye Banished Privateers con parte del pubblico vestita da pirata, è stato davvero bellissimo.
Pirate: Tutti dovrebbero mascherarsi e divertirsi. Se ci travestiamo per Halloween, perché non farlo per un concerto?
Sono d’accordo! Avete fatto voi i vostri costumi o avete chiesto a qualcun altro di aiutarvi?
Pirate: Parte tutto dai disegni, poi abbiamo avuto un ottimo insegnante, che invece di fare le cose per noi, ci ha insegnato come farle. Quindi le abbiamo fatte noi e ci siamo divertiti molto, è sempre divertente fare maschere, mostri, armi eccetera. Ci piace lavorare con le nostre mani, quando non lavoriamo alla musica. Si tratta anche di passare del tempo assieme e fare cose assieme, poi mettersi davanti alla fotocamera e sembrare fighi.
Vi siete filmati in costume prima di andare sul palco?
Pirate: Sì!
Rilascerete qualcuno di quei video?
Pirate: Certo! Abbiamo un sacco di video dietro le quinte, ormai lo facciamo da un paio d’anni e abbiamo filmato tutto, anche il processo di backstage. Dal momento che non siamo una band segreta, vogliamo solo non farci vedere in faccia, perché non vogliamo che a parlare sia la persona dietro la maschera, alla fine si tratta sempre del divertirsi e della musica.
Non vi volete nascondere, volete solo dare rilevanza al vostro Alter Ego
Pirate: Sì, esatto. Rende la vita più semplice alle persone che non sono ancora dentro a questo mondo, per le persone random siamo solo una band mascherata.
C’è sempre differenza tra una band mascherata e una band che narra qualcosa con le proprie maschere. Ci sono tantissime band mascherate, non tutte raccontano una storia, tanto che nella vostra bio parlate di “cinematic”
Pirate: Esatto, per questo non ci definiamo “Sci-Fi Metal”, ma “MovieMetal”, perché si tratta più di una colonna sonora da film per il nostro film e vogliamo che sia questa la sensazione generale. Devi avere una sensazione di qualcosa quando ascolti musica, è molto importante.
I vostri brani possono davvero essere usati come colonna sonora cinematografica. Vorreste girare un film in futuro?
Pirate: Sì, è il goal principale! Vorremmo entrare un po’ di più nell’industria cinematografica, perché è ciò che ci interessa. Tutto deve unirsi: senza una buona colonna sonora, il risultato non è lo stesso. Questo è parte di ciò che vogliamo, insieme al suonare live, sarebbe un bell’obiettivo nel mondo dei Curse of Cain, magari diventerebbe qualcosa come Star Wars.
Soulkeeper: Sarebbe epico!
Qual è il vostro cast dei sogni per questo progetto? Ci avete pensato?
Pirate: In realtà no, ci piace fare tutto da soli, quindi non abbiamo per niente pensato a un cast. Abbiamo sempre pensato a come noi possiamo recitare quei ruoli nel modo migliore, senza coinvolgere altre persone. Ma ovviamente abbiamo bisogno di professionisti se vogliamo fare le cose per bene o abbiamo bisogno di esercitarci di più.
C’è ancora tempo per studiare teatro e recitazione, magari tra qualche anno vi vedremo al cinema
Pirate: Sì, magari! Sperando che vi divertiate. Vedremo cosa succederà, intanto vogliamo comporre nuova musica, visto che abbiamo già iniziato a lavorare al capitolo successivo ancora prima di rilasciare questo album.
Quindi, il vostro goal principale è quello di girare un film, ma quali sono gli altri obiettivi con i Curse of Cain?
Pirate: Il primo obiettivo era quello di trovare qualcosa che ci unisse e ci facesse fare qualcosa assieme e ci siamo riusciti. Il prossimo è quello di creare un secondo show epico. Dove sarà non lo sappiamo, ma speriamo che accada qualcosa e che sia divertente. Se qualche festival come Wacken o altri festival di questo calibro ci chiamassero dopo questa release, sarebbe fenomenale.
Wacken sarebbe un sogno.
Pirate: Sì, sarebbe qualcosa di inaspettato e dobbiamo farci il culo per prepararci come si deve, perché sarebbe con brevissimo preavviso. Vedremo, subito prima di questa intervista la nostra compagnia ci ha avvisato di un’altra intervista che dovremo fare dopo e volevano che la facessimo in video, ma non ce la facciamo, perché dovremmo truccarci e prepararci, per questo abbiamo bisogno delle informazioni almeno un’ora e mezza prima.
Soulkeeper: A volte è davvero dura
Quanto tempo vi serve per prepararvi?
Soulkeeper: Non serve troppo tempo, ma è una preparazione. Almeno un’ora, forse, per essere perfetti.
Pirate: E vogliamo tenere l’estetica in questo modo, perché siamo sicuri che ti divertiresti comunque ad avere Pirate e Soulkeeper in video, ma dobbiamo anche essere carini. Ma ora abbiamo ricevuto una seconda mail e ci hanno detto che va bene anche solo audio.
Credo che una cosa sia intervistare la persona, una cosa è intervistare il musicista, perciò va benissimo avervi anche solo in audio e sentire la vostra voce. Voglio sentire i musicisti dietro a questo progetto e rispetto il fatto che vogliate essere nel vostro Alter Ego anche nelle interviste.
Pirate: Ti ringrazio! Siamo davvero grati di questo, perché è esattamente come vogliamo fare le cose.
Ve l’ho detto, ero un po’ scettica quando ho ricevuto il vostro promo, poi vi ho ascoltato. E per qualcuno molto amante del cinema e delle colonne sonore, ho davvero trovato qualcosa di molto vicino alle mie corde e spero davvero di vedervi presto live. Abbiamo bisogno anche di questo, di metal per divertirsi tutti assieme sia sopra al palco che tra il pubblico. E con questo vi chiedo: state già ricevendo feedback dal pubblico?
Pirate: Sono fantastici! Le persone che ci hanno trovato, sono rimaste con noi. È un po’ strano, perché stiamo aspettando gli haters, perché ci sono sempre gli haters quando metti delle maschere. Ma di cosa ti puoi lamentare quando è stato fatto qualcosa nel modo giusto. Hai buona musica, un bel sound, bei costumi… Non c’è molto su cui puntare il dito e lamentarti. O lo ami o lo odi. Finora ci sono state tutte reazioni positive, abbiamo anche ricevuto una recensione da MetalHammer ed è stata davvero bella. Non ci lamentiamo di nulla, speriamo solo di avere più persone che ci troveranno e che ci diano una possibilità.
Non siete ciò che ci si aspetta a primo impatto e devo dire che avete davvero una bella produzione. Chi si è occupato delle registrazioni, mixing e mastering?
Pirate: Noi! E Alexander Backlung, un ottimo amico e cantante dei Letters from the Colony, che ci ha prodotto. Ma quando si tratta delle voci, abbiamo fatto tutto noi, perché il ritornello principale ha ben tre voci, ovviamente Soulkeeper e un paio di altre voci. Cantiamo spesso assieme, dal momento che siamo una famiglia, quando metti tutto assieme hai quel sound speciale ed è una cosa reale. Il sound dei Curse of Cain è molto basato sulle voci e per questo ci arrangiamo, poi abbiamo Alexander che mette tutto assieme e trova il suono giusto. Avendo lavorato con lui per altre band prima, sappiamo che può capire il nostro cervello e cosa stiamo cercando, per questo ci siamo affidati a lui.
Davvero un ottimo lavoro, sono contenta che le persone vi stiano dando attenzione. Stiamo arrivando alla fine di questa intervista, quindi vi ringrazio per essere stati qui con me oggi, spero vi siate divertiti e vorrei chiedervi di lasciare un saluto, un messaggio o di dire qualsiasi cosa vogliate dire ai lettori di MetalShutter.
Pirate: Vi salutiamo tutti e vi prego di darci una possibilità, se vi piace divertirvi con sangue e gore nel mondo non.reale. Venite a noi! E divertitevi!