Band: Embryo
Album: A Vivid Shade On Misery
Anno: 2023
Etichetta: Rockshots Records
Genere: Melodic Death
Dopo sei anni dall’ultimo full-lenght “A Step Beyond Divinity”, tornano i cremonesi Embryo con “A Vivid Shade On Misery”, nel quale sono riusciti a coinvolgere il leggendario batterista George Kollias. Questo è un concept album con protagonista Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, e le altre vite del rinascimento, con le loro vite tormentate ed il loro modo di dare al mondo il genio assoluto di cui alcuni erano dotati.
Musicalmente parlando, gli otto brani del full-lenght risentono positivamente della presenza di George Kollias, che ha consentito di alzare l’asticella un po’ più in alto, componendo una serie di brani brutali e feroci con delle ritmiche articolate ma anche dirette, quasi chirurgiche. Questo lo si può notare in “Pride”, la prima traccia, un apripista senza fronzoli, che ti fa capire che una sprangata sui denti fa meno male. Più complessa è la seconda traccia “Highest Fame”, dove spiccano le parti di tastiera e quelle più melodiche, mischiate a riff molto incalzanti ed energici. In questo full-lenght non mancano nemmeno i momenti più introspettivi e sperimentali, come dimostra la quinta traccia “MMCD”, e i momenti in cui pogare violentemente, come dimostra l’ultima traccia “Concrete Visionary” che è un’autentica mitragliata pronta per farti pogare violentemente se eseguita nei live. Menzione speciale per “Medusa”, un pezzo che lascia l’ascoltatore quasi pietrificato per quanto sia “futuristica” e un po’ più complicata delle altre, ma con dei riff veloci e delle ritmiche cangianti.
Nei testi traspare un pattern che tracina l’ascoltatore in una sorta di viaggio tra i vari tormenti e le ansie del tempo, come si può notare in “The Seed Of Livity”: “Surrounded by the fear of scars and open plagues / Black Death everyday near, the punishment of god / You were powerless, a child beholder (of) History / Surrounded by death, that took the males of your kinfolk” (“Circondato dalla paura di cicatrici e piaghe aperte / Morte nera ogni giorno vicino, la punizione di Dio / Eri impotente, un bambino spettatore (di) Storia / Circondato dalla morte, che ha preso i maschi del tuo parentado”). Allo stesso tempo però, nonostante le tematiche cupe e ansiogene, i testi trasmettono molta energia e voglia di pogare (esempio lampante è “Concrete Visionary”).
Con “A Vivid Shade On Misery” gli Embryo hanno raccolto tutte le caratteristiche del loro sound e le hanno portate ad un livello maggiore, rendendo le canzoni dell’album più feroci, melodiche e accattivanti, senza però snaturare quello che è diventato il loro marchio di fabbrica che li contraddistingue.
VOTO: 8/10
TRACKLIST:
1. Pride
2. Highest Fame
3. Darkest Lights
4. The Seed of Lividity
5. MMDC
6. Medusa
7. Vanitas
8. Concrete Visionary